“Rispettiamo la scelta di Vecoli, ma non siamo un sistema di potere e non facciamo pressioni.” Il Partito Democratico di Camaiore risponde a Rifondazione.

“Prendiamo atto della scelta del segretario versiliese di Rifondazione Comunista di cercare un’alternativa a Del Dotto per le prossime amministrative.

Alcune precisazioni però dobbiamo farle: Il Partito Democratico di Camaiore non è “un sistema di potere” è un partito aperto e trasparente, con organi, dirigenti, iscritti e simpatizzanti. Non ha esercitato nessuna pressione per indurre qualcuno a fare delle scelte. Scelte che, a differenza sua, rispettiamo e avremmo rispettato in ogni caso.

In questi mesi abbiamo letto sulla stampa alcune polemiche di Vecoli verso l’amministrazione. Ricordiamo l’opposizione al cambio di nome della strada in cui vive, una polemica su alcune piante tagliate, a suo parere inopportunamente, ma risultate poi fortemente danneggiate da un parassita, la richiesta di reintrodurre i cassonetti a Lido. Non ci sembrava che queste critiche, per quanto rispettabili, toccassero punti strategici dell’azione amministrativa. Né, sopratutto, che fossero critiche “da sinistra”. Invece, da parte di una forza di sinistra, ci ha sorpreso il silenzio sulla questione dei migranti che ha scosso Camaiore in queste settimane e l’atteggiamento non positivo verso la raccolta differenziata.

Nei mesi scorsi abbiamo richiesto un incontro a Rifondazione, come tutte le forze politiche della coalizione, in vista della ricandidatura di Alessandro Del Dotto. Ma l’invito è stato declinato. Poteva essere quella l’occasione di mettere sul tavolo eventuali divergenze di opinione sull’azione amministrativa. Ma evidentemente sulla scelta di lasciare la coalizione hanno pesato soprattutto valutazioni di altro genere che poco hanno a che vedere con il Comune di Camaiore.”

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